Ciao, mi chiamo Neda, le ricette di cucina descritte su questo blog, sono il risultato di esperienze personali, modificate ed adattate al gusto mio e della mia famiglia, attingendo da sapori e da tradizioni che partono dall'Istria ed arrivano alla Toscana.
In una larga padella mettete il burro, appena fuso aggiungete gli spinaci, salate, pepate, mettete il coperchio e cuocete 5 o 6 minuti, aggiungete il grana e fate asciugare l’eventuale acqua in eccesso.
Tagliate il petto di pollo a fettine, battetele leggermente con il batticarne mettendo sotto e sopra la carta forno, così non si spezzano. Lavate le melanzane e ricavate tanti bastoncini, quante sono le fettine, di ca 1,5 cm di lato e lunghi quanto la parte più stretta della fettina, tagliate altrettanti bastoncini di emmental un po’ più sottili.
Mettete su ogni fetta un bastoncino di melanzana e uno di emmental, avvolgetela e chiudetela con uno stuzzicadenti.
In una larga padella scaldate l’olio e l’aglio, poi mettete gli involtini, fateli rosolare, unite le melanzane rimaste tagliate a cubetti, aggiungete mezzo bicchiere d’acqua e mezzo dado, sale e pepe e fate cuocere con il coperchio per 15/20 minuti.
Scoprite, inserite il basilico spezzandolo con le mani e servite.
Togliete la pasta sfoglia dal frigo una decina di minuti prima di adoperarla. Fate rinvenire l’uva a bagno in una tazza con acqua calda ,poi asciugatela bene. Lavate, sbucciate, grattate le mele e mettetele in un piatto.
Aprite la pasta sfoglia lasciandola nella carta forno e cospargetela con il pane grattugiato. Stendete in modo uniforme le mele, aggiungete sopra i pinoli, l’uva ,qualche fiocchetto di burro e di marmellata, la buccia grattata del limone, una bella spolverata di cannella e zucchero. Arrotolate con delicatezza la pasta partendo dalla parte più lunga. Piegate dolcemente il rotolo ottenuto fino a raggiungere la forma di ferro di cavallo.
Mettete lo strudel con la carta forno in uno stampo che lo contenga di giusta misura. Spennellate la superficie con il latte, aggiungete qualche fiocchetto di burro ed una spolveratina di zucchero. Preriscaldate il forno a 180/200 gradi, infornate lo strudel per 35/40 minuti (dipende dal forno).
Note, curiosità e suggerimenti.
E’ un dolce che si prepara velocemente. E’ buono sia tiepido che freddo.
Pulite e lavate le foglie più grandi della verza, scottatele in acqua bollente per due minuti, con il mestolo forato toglietele e mettetele su di un canovaccio ad asciugare.
In una terrina mettete il macinato di maiale e di manzo, il grana, l’uovo e l’aglio, il prezzemolo e le tre foglie di verza tritate, una bella grattata di noce moscata e il sale. Mescolate accuratamente.Suddividete l’impasto stendendolo sulle foglie di verza, chiudetele piegando i lati verso l’interno e poi arrotolatele come un involtino.
In una larga casseruola mettete l’olio, la cipolla tritata e fatela appassire, versate ora la salsa di pomodoro, un dado, inserite gli involtini e versate acqua calda fino a ricoprirli,mettete il coperchio e fate cuocere a fiamma media per 30 minuti circa, scuotete di tanto in tanto la casseruola.
Pulite e lavate velocemente le foglie di basilico e prezzemolo, asciugatele bene con carta da cucina. Tritate finemente il basilico, il prezzemolo, i pinoli e i due spicchi d’aglio. Mettete in una terrina il pesto, aggiungete il formaggio grana e l’olio d’oliva.
Fate lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli al dente e versateli nella terrina, mescolandoli accuratamente.
Servite subito con grana a parte.
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Note, curiosità e suggerimenti.
Se lo gradite potete aggiungere nella terrina due pezzetti di peperoncino piccante.
Potete preparare il pesto e metterlo in un vasetto di vetro con chiusura ermetica, ma senza aggiungere il grana (lo metterete al momento dell’uso). Abbiate cura di mescolare bene con l’olio d’oliva e che questo copra tutto il contenuto.
Dal macellaio fatevi tagliare le puntine o costine di maiale in uno o due pezzi interi ma non più alte di 15 o 20 centimetri. Lavatele, asciugatele con carta da cucina, infilzatele nel girarrosto del forno.
Fatele cuocere per 45 minuti circa, toglietele dal forno, salate, pepate e continuate a cuocere per altri 5 o 10 minuti.
Togliete le puntine dal forno e servite in tavola accompagnandole con patate al forno.
Pulite i gamberetti dal guscio, con uno stuzzicadenti sfilate il filo nero dalla schiena. Togliete l’osso trasparente dai calamari e tagliateli a metà. Se le seppioline sono piccole possono rimanere così altrimenti tagliatele a metà. Tagliate il pesce spada a cubetti. I tentacoli delle seppie e dei calamari teneteli da parte, li utilizzerete per qualche altra preparazione. Lavate bene il tutto facendo attenzione alle sacche dei calamari, potrebbero avere un po' di sabbia.
Preparate gli spiedini alternando i pezzi, iniziando e finendo con un gamberetto. Dovrebbero venire 12 spiedini. In una terrina emulsionate olio, sale e pepe, aggiungete gli spiedini, girateli e lasciateli riposare in frigorifero per circa 30 minuti.
Quando la bistecchiera elettrica è calda, girate ancora una volta gli spiedini nell’emulsione, metteteli a cuocere per 15/20 minuti girandoli ameno una volta e ungendoli con la loro emulsione.
Serviteli bollenti con spicchi di limone a parte.
Note, curiosità e suggerimenti.
Con i tentacoli rimasti preparate un sugo per un risotto o spaghetti.
800 gr di trippa già precotta (preferibile a nido d’ape)
1 cipolla bianca di media grandezza
formaggio grana
1 bicchiere di vino
olio extra vergine d’oliva
400 gr di passata di pomodoro
prezzemolo
sale e pepe nero
un dado
Lavate la trippa accuratamente sotto acqua corrente e affettatela a striscioline molto sottili, lunghe 5 o 6 cm.
In una casseruola mettete l’olio e aggiungete la cipolla tritata, appena imbiondita mettete la trippa, girate un paio di volte, aggiungete il vino e fate evaporare a fuoco vivo, salate e pepate, unite il passato di pomodoro , ½ litro di acqua calda e un dado. Mettete il coperchio e fate cuocere per un’ora circa a fuoco moderato fino a che il sugo non si sia ristretto, eventualmente togliete il coperchio e fate evaporare.
Mettete il prezzemolo, girate e servite con abbondante grana.
Note, curiosità e suggerimenti.
Si può accompagnare la trippa con una polenta morbida.
A volte si può aver fretta, dunque adoperando la pentola a pressione si dimezza il tempo di cottura.
Lavate e pulite i fegatini, tagliuzzateli grossolanamente, lavate e pulite dai semi i pomodori e riduceteli a cubetti. Lavate i capperi dal sale, asciugateli e tagliateli a metà, spezzettate le alici e l’aglio, riducete la salvia a striscioline.
Ricoprite il fondo della padella con olio d’oliva e fate rosolare l’aglio, aggiungete i fegatini e la salvia, fate insaporite, versate il vino e lasciate evaporare. Aggiungete le acciughe e i capperi assieme al pomodoro, un pizzico di sale e una macinata di pepe nero, mescolate per alcuni secondi e spegnete il fuoco.
Tagliate ogni fetta di pane in 3 pezzi e fate abbrustolire sulla bistecchiera da ambo i lati. Mettete le fette in un vassoio e distribuite il sugo sopra ad ognuna. Servite con sopra un filo d’olio d’oliva toscano.
Lavate e pulite le capesante togliendo la vescica nera, sgusciate i gamberetti e togliete il filo nero dalla schiena aiutandovi con uno stuzzicadenti. Fate bollire in acqua salata per tre minuti i molluschi e i gamberetti, poi fateli raffreddare.
Preparate la maionese (vedi ricetta), aggiungete 2 o 3 cucchiai di ketchup, una grattata di pepe nero e amalgamate delicatamente.
Tagliate i gamberetti in due o tre parti, unite i molluschi e legate il tutto con la salsa rosa. Lavate e asciugate accuratamente i gusci, riempiteli con il composto avendo cura di mettere un mollusco su ogni cappa e poneteli in un vassoio.
Coprite con pellicola e tenete in frigo fino al momento di servire.
Prima di portare in tavola guarnite con ciuffi di prezzemolo.
Pulite i carciofi togliendo le foglie più dure, tagliando le punte e sbucciando il gambo. Immergeteli in una terrina d’acqua dove avrete spremuto il succo di un limone, cosi non anneriscono.
Mettete il prezzemolo e l’aglio tritati, la carne, il pane grattato, il grana, sale e pepe in una terrina e girate fino a che i pezzetti del macinato siano ben staccati tra loro.
Riempite i carciofi avendo cura di inserire il ripieno anche tra una foglia e l’altra quanto più possibile. Prendete una casseruola che li possa contenere diritti in piedi, mettete un po’d’olio, i carciofi e aggiungete anche i gambi spellati. Appoggiate un fiocchetto di burro su ogni carciofo, aggiungete due bicchieri d’acqua, il dado, coprite e fate cuocere per 30 minuti circa, se l’acqua non è del tutto consumata continuate la cottura ancora 5 minuti senza coperchio.
Servite caldi o tiepidi
Note, curiosità e suggerimenti
Quando pulite i carciofi ricordatevi di passare il limone sulle mani, cosi non si anneriscono.
Togliete dal frigo il rotolo di pasta sfoglia almeno 10 minuti prima di adoperarlo.
Lavate i capperi e asciugateli molto bene, tagliate i filetti di acciuga a pezzetti, sbattete il tuorlo con un goccio di latte.
Aprite la sfoglia e tagliate tanti quadretti di 3 cm di lato. Ponete su ogni quadretto due capperi e un pezzetto di acciuga e al termine spennellate la sfoglia con il tuorlo sbattuto.
Portate il forno a temperatura di 180/200 gradi e infornate per 15 minuti circa.
Tritate il prezzemolo, l’aglio, il basilico e le acciughe, sminuzzate i pinoli grossolanamente, grattugiate il formaggio e mettete il tutto in una terrina assieme al pane grattugiato. Amalgamate delicatamente aggiungendo un po’ d’olio, il sale e il pepe.
Stendete le fettine sul tagliere, ricopritele con il composto, arrotolatele e fermatele con uno stecchino.
Foderate uno stampo con carta forno bagnata e ben strizzata, disponete gli involtini e i pomodorini lavati e asciugati. Spolverate con un velo di pane grattugiato, irrorate con olio, infornate a 180° per 20 minuti circa.
Metteteli in un vassoio e serviteli caldi.
Note, curiosità e suggerimenti.
Volendo si possono aggiungere assieme ai pomodorini 300 gr. di gamberetti, lavati, sgusciati, puliti dalla vescica della schiena e tagliati a metà.
Sbucciate e lavate le patate, tagliatele a cubetti di 2 centimetri circa.
Foderate la base di una pirofila con carta forno bagnata e ben strizzata, mettete le patate e il rosmarino lavato e asciugato, versate l’olio e girate con un cucchiaio per distribuirlo bene.
Mettete nel forno già preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti. Togliete dal forno, salate, con delicatezza girate accuratamente le patate e infornate di nuovo per altri 15/20 minuti, avendo cura di mescolarle almeno un’altra volta.
Servitele calde: sono ottime come contorno per gli arrosti.
Pulite i carciofi togliendo le foglie più dure, tagliando le punte e spellando i gambi vicino al fondo. Divideteli a metà, togliete la barba interna, tagliateli a fettine sottili e metteteli a bagno in acqua e limone così non anneriscono.
In una capace padella mettete l’olio con gli spicchi d’aglio sbucciati e privati dell’anima interna, aggiungete la salsiccia sbriciolata e fatela colorire leggermente, unite i carciofi, il sale e il pepe, mescolate il tutto e versate il vino, lasciate cuocere con il coperchio per 15 minuti circa a fiamma moderata.
In una pentola fate bollire l’acqua, salatela e aggiungete la polvere delle due bustine di zafferano. Buttate le penne e fatele cuocere al dente, scolatele e saltatele nella padella con il sugo di salsiccia e carciofi aggiungendo due cucchiai d’acqua di cottura e una noce di burro.
Servite nel piatto da portata con parmigiano a parte.
Note, curiosità e suggerimenti.
Quando pulite i carciofi, ricordate di bagnare le mani con il succo di limone, eviterete di annerirvi le dita.
Foderate una pirofila con carta forno bagnata e ben strizzata, ungete leggermente e disponete le cipolle, cospargetele abbondantemente di aghi di rosmarino, salate e pepate, irrorate con un filo d’olio.
Infornate a 180 gradi per 45 minuti circa, fino a che non abbiano raggiunto una bella doratura decisa.
In una padella mettete olio a sufficienza da ricoprire il fondo, unite gli stinchi e l’alloro. A fiamma vivace fateli rosolare da tutti i lati e spruzzateli con il vino, appena evaporato spegnete il fuoco.
Allineate gli stinchi in una pirofila foderata di carta forno bagnata e ben strizzata, cospargete con il sugo rimasto nella padella, mettete il rosmarino, la salvia, il sale e il pepe,aggiungete ancora un bicchiere di vino, coprite con la carta stagnola e infornate a 180 gradi per 1 ora.
Togliete la carta stagnola e proseguite la cottura ancora per 40/50 minuti (dipende dal forno), girandoli per 3 o 4 volte.
Pulite accuratamente i funghi, freschi sodi e bianchi, eliminando la parte finale del gambo poi passateli velocemente sotto l’acqua e metteteli su di un foglio di carta da cucina.
In una tazza emulsionate, sbattendo con una forchetta, l’olio, il limone, il sale e il pepe fino a che gli ingredienti non si siano ben amalgamati.
Affettate i funghi con la mandolina cominciando dalla parte superiore del cappello fino a quando otterrete fette intere (mettete da parte i gambi e gli avanzi, vi serviranno per qualche altra preparazione).
Versate un po’ di emulsione in fondo ad un vassoio e disponete sopra le fettine di funghi e coprite con il formaggio grana tagliato a scaglie sempre con la mandolina, ricoprite il tutto con la salsina rimasta.
Muovete il vassoio facendo in modo che il liquido si sparga uniformemente. Mettete in frigo un paio d’ore e, prima di servire, spolverate un po’ di prezzemolo tritato finemente.
Note, curiosità e suggerimenti.
Ai funghi tolgo la pelle del cappello per renderli più digeribili.