Ciao, mi chiamo Neda, le ricette di cucina descritte su questo blog, sono il risultato di esperienze personali, modificate ed adattate al gusto mio e della mia famiglia, attingendo da sapori e da tradizioni che partono dall'Istria ed arrivano alla Toscana.
300 gr di filetto di cavallo tagliato a fettine sottili
50 gr di rucola
50 gr di grana tagliato a scaglie
olio extra vergine d’oliva
succo di un limone
sale e pepe
Emulsionate in una tazza l’olio, il limone, il sale e il pepe, versatene un po’ in un vassoio capiente e stendete sopra le fettine di filetto, coprite il tutto con le scaglie di grana e cospargete l’emulsione rimasta. Ora ricoprite di rucola. Lasciate riposare in frigorifero almeno due o tre ore e servite.
Note, curiosità e suggerimenti.
Il carpaccio è un ottimo piatto estivo, facile e veloce. Per tagliare le scaglie di grana adopero lo sbuccia patate (mandolina).
Prendete una casseruola che possa contenere il roast beef di giusta misura, scaldate l’olio, adagiatevi la carne che avrete massaggiato con il sale e pepe, fatela rosolare molto bene da tutti i lati facendo attenzione di non forarla. Raggiunto un bel colore dorato scuro versate il vino, coprite e cuocete a fiamma media per circa 20 minuti avendo cura di girare la carne ogni 5 minuti. Una volta raffreddato affettatelo sottilmente e servitelo con il sugo di cottura caldo. Note, curiosità e suggerimenti. Se preferite il roast beef più cotto allungate i tempi di cottura di 5 o 10 minuti. Normalmente accompagno questo piatto con contorni caldi, verdure saltate in padella, patatine fritte o arrosto.
In una terrina mescolate il macinato, il riso crudo, il formaggio grana, uno spicchio d’aglio e il prezzemolo tritati, il sale e il pepe. Prendete i peperoni e tagliate la calotta con il picciolo facendo attenzione che rimanga intera, eliminate i filamenti bianchi interni e i semi, lavateli ed asciugateli.
Ora riempite i peperoni con il ripieno preparato avendo cura di chiuderli con la loro calotta. In una casseruola, di misura tale da poterli contenere diritti in piedi, mettete a rosolare in olio d’oliva l’altro spicchio d’aglio, unite i pomodori dopo averli pelati e tagliuzzati (oppure un barattolo di pomodori a pezzettoni), sale, pepe e il dado. Allineate i peperoni nella casseruola, aggiungete il vino e tre bicchieri di acqua, cuocete per circa 30 minuti con il coperchio, a fuoco moderato; se il sugo rimane liquido potete togliere i peperoni e farlo restringere.
Serviteli in un vassoio ricoperti con il loro sugo.
Note, curiosità e suggerimenti. Questa ricetta la preparava mia mamma solamente in estate, in quanto i peperoni si trovavano in questa stagione. E’ una ricetta tipica istriana.
Pulite e lavate i calamari staccando i tentacoli e lasciando intere le sacche svuotate e pulite dall’osso trasparente. Tritate i tentacoli e unite il pane grattugiato, il formaggio, il trito di prezzemolo e aglio, il sale e il pepe. Amalgamate il tutto molto bene.
Pulite i gamberetti dal guscio e togliete la vescica della schiena (meglio se sfilata con uno stuzzicadenti). Riempite le sacche con l’impasto, aggiungete un gamberetto e chiudete l’apertura con uno stecchino.
In una larga padella mettete l’olio e i calamari, fate rosolare e unite il vino. Chiudete con il coperchio, abbassate la fiamma e fate cuocere per una ventina di minuti. Se necessario aggiungete un po’ di acqua calda. I calamari dovranno risultare morbidi e d’un bel colore rosato.
Serviteli caldi.
Note, curiosità e suggerimenti.
Preferisco cuocerli in padella ma si possono fare anche al forno avendo cura di coprire con la carta stagnola lo stampo e toglierla dopo una decina di minuti per permettergli la doratura.
Lavate le cosce di pollo e asciugatele con carta da cucina. Prendete una pirofila, ungete il fondo con olio d’oliva, versate tutta la cipolla affettata finemente, aggiungete il rosmarino e sopra adagiate le sovracosce di pollo, salate, pepate, cospargete con un filo d’olio e coprite con un foglio di carta stagnola. Mettete in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti. Togliete la stagnola, girate le sovracosce e rimettetele in forno fino a che il tutto non avrà un bel colore dorato, 15 o 20 minuti. Portate in tavola la pirofila e servite caldo.
Note, curiosità e suggerimenti.
Questo secondo è semplice, appetitoso, esalta il sapore del pollo. Per questa ricetta, preferisco adoperare la cipolla bianca perché è più dolce.
Pulite le alici togliendo la testa e le interiora, lavatele e mettetele su un foglio di carta da cucina ad asciugare. Dopo averle infarinate e ben scrollate, le friggete in olio bollente. Ponetele sulla carta assorbente per perdere l’olio in eccesso e salatele.
Affettate finemente la cipolla e fatela appassire in una padella con l’olio d’oliva, unite il rosmarino, l’aceto e un pizzico di sale, girate e fate evaporare per qualche minuto.
In un contenitore ponete le alici a strati alternandole con il sugo preparato, chiudete con il coperchio e lasciate riposare il tutto per almeno 24 ore in frigo.
Note, curiosità e suggerimenti.
Solitamente la cipolla viene appassita nell’olio rimasto della frittura, ma preferisco l’olio d’oliva in modo da rendere il tutto più leggero.
Normalmente prima di infarinare e friggere le alici, tolgo loro la lisca aprendole a libro; mi sono accorta che si mangiano molto più volentieri.
Lavate e tagliate a piccoli pezzi (eliminando la testa) il coniglio, asciugatelo con carta da cucina. Prendete una casseruola che lo possa contenere; fate rosolare il trito di sedano e cipolla in olio extra vergine d’oliva; appena appassito mettete il coniglio e fatelo dorare uniformemente, spruzzatelo con il vino, unite gli aghi del rametto di rosmarino e fate evaporare a fuoco lento; aggiungete i pomodori dopo averli lavati, sbucciati e tagliati a pezzi. Coprite con il brodo e fate cuocere per 45 minuti circa. Servite caldo. Si può accompagnare con polenta oppure con riso lessato ed è un ottimo piatto unico.
Ingredienti per quattro persone per la ricetta dei maccheroncini con le cicale di mare:
350 gr di maccheroncini rigati
800 gr di cicale
1 spicchio d’aglio
5 pomodori rossi (fiaschetti)
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 bicchiere di vino bianco secco
½ bicchiere d’olio extravergine d’oliva
sale e pepe
un pizzico di zenzero (facoltativo)
Pulite le cicale tagliando la coda a triangolo, le antenne, le zampine e si rifilando ambo i lati del dorso. Lavatele bene in acqua corrente. Dopo aver separato la testa, tagliate il corpo in quattro pezzi.
In una casseruola di media grandezza, fate rosolare il trito di cipolla e aglio in olio extra vergine d’oliva. Aggiungete le cicale (teste comprese), e fatele colorire a fuoco vivace, versate ora il vino bianco e appena evaporato mettete i pomodori puliti e tagliati a pezzetti, sale, pepe e se gradite un pizzico di zenzero. Lasciate cuocere per una decina di minuti fino a quando il sugo non si sia ristretto. Mettete il prezzemolo e date una mescolata.
Lessate i maccheroncini in abbondante acqua salata, scolateli al dente, versateli in una terrina, conditeli con il sugo e mescolate.
Note, curiosità e suggerimenti.
Le cicale, preferibilmente, le dovreste acquistare ancora vive ed inoltre le potreste richiedere con o senza cera, dipende dal proprio gusto. In toscana si chiamano cicale, in Istria canoce, mentre noi le conosciamo come canocchie.